Molti ci chiedono: ma un museo dello sguardo sulla disabilità cosa va ad esporre, cosa mette in mostra ai suoi visitatori? Durante il percorso museale non troverete ovviamente quadri, vasi o monili antichi, ma un patrimonio immateriale composto da storie e narrazioni di chi vive la disabilità in prima persona, come utente o come familiare, o di chi la vive come professionista, in qualità di operatore o di dirigente dei servizi.
Queste fonti orali – raccolte da due antropologi attraverso interviste ed etnografie sul campo – sono parte di un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di realizzare un sempre più cospicuo Archivio di fonti orali sulla disabilità, dove vadano a confluire i diversi punti di vista, le complessità delle esperienze, le relazioni costruite e quelle mancate, i paradossi dei servizi alla persona, le ingiustizie vissute e i successi raggiunti.